la scelta dell’alimentatore non è assolutamente una scelta da sottovalutare, al contrario, è il componente sul quale conviene investire di più. 

Un buon alimentatore può essere riutilizzato anche su assemblati successivi o eventuali upgrade, ma non è facile sceglierlo perché come avrai visto ci sono alimentatori della stessa potenza con differenze di prezzo sostanziali e non è semplice capire il perché. Questo è il motivo per il quale abbiamo deciso di fare una guida che ti renderà in grado di capire e scegliere il giusto trasformatore.
Il PSU (Power Supply Unit) è un componente molto importante del computer, scegliere un alimentatore efficiente vuol dire dare la giusta stabilità a tutti i componenti del pc e garantirne il corretto funzionamento.

Come facciamo a capire quanto sia efficiente un alimentatore?

Per nostra fortuna, se richiesta dal produttore, c’è una certificazione che viene rilasciata sugli alimentatori con efficienza maggiore dell’80% che può essere verificata sul sito web della Plug Load Solution, questa è la certificazione 80 Plus.
La Plug Load Solution dopo accurati stress test, che vede lavorare l’alimentatore al 10, 20, 50 e 100% del valore nominale con un Power Factor dello 0,9 o superiore, può rilasciare la certificazione 80 Plus, questa certificazione è divisa in sei standard, a partire, appunto da un minimo dell’80% di efficienza fino ad un massimo del 94% circa.

Di seguito tutti gli standard 80 Plus:

  • 80 Plus Standard: se presente questa certificazione vuol dire che il PSU ha un’efficienza dell’80% in tutti i carichi di lavoro, c’è da dire pero che il 70% degli alimentatori rientra all’interno di questo standard, quindi non ne determina una qualità eccelsa;

  • 80 Plus Bronze: questa certificazione identifica tutti quegli alimentatori con un’efficienza che varia, nei carichi di lavoro, tra l’82 e l’85%;

  • 80 Plus Silver: qui parliamo di alimentatori con un’efficienza che si aggira tra l’85 e l’88%, questo standard è il meno comune in quanto per rapporti di qualità – prezzo si tende a certificarli più come 80 Plus Bronze o 80 Plus Gold;

  • 80 Plus Gold: con questa certificazione tocchiamo il 90% di efficienza, infatti viene rilasciata solo per gli alimentatori con un’efficienza che varia tra l’87 e il 90% del valore nominale;

  • 80 Plus Platinum: questa, nonché la seconda certificazione in termini di standard qualitativi, viene rilasciata a tutti quei PSU con un’efficienza variabile tra l’89 e il 92%

  • 80 Plus Titanium: se sul vostro alimentatore ci sarà questa certificazione siate pur certi che state acquistando un prodotto di altissima qualità, infatti questa certificazione, nonché la prima in termini di standard qualitativi, determina un’efficienza che si aggira tra il 90 e il 94%

Quali sono i vantaggi di un alimentatore efficiente e cosa intendiamo per efficiente?

Per alimentatore efficiente intendiamo la capacità dell’alimentatore di trasformare il valore della potenza apparente, quindi dalla corrente in entrata, in potenza fornita o tecnicamente potenza attiva, più questo valore in uscita si avvicina al valore della potenza apparente meno sarà la potenza che andrà sprecata in calore (potenza reattiva), solitamente gli alimentatori con PFC (fattore di correzione di potenza) attivo hanno una potenza reattiva inferiore rispetto ai trasformatori con PFC passivo, inoltre un alimentatore in grado di fornire corrente in modo efficiente se scelto con criterio difficilmente arriverà a lavorare a pieno carico.
Quindi i principali vantaggi li troviamo nel consumo elettrico e nel sistema di raffreddamento, questo porta dei vantaggi sull’usura del prodotto che sarà sicuramente inferiore all’usura che potrà subire un alimentatore non efficiente.

Perché troveremo vantaggi nel consumo elettrico?

Perché se prendiamo due alimentatori con lo stesso valore nominale, uno efficiente e uno non efficiente, quello non efficiente in realtà erogherà un valore di gran lunga inferiore rispetto ad un trasformatore efficiente quindi nel momento in cui il computer lavora ad un regime intenso su un alimentatore efficiente potrà avere un carico del 50% mentre sul PSU non efficiente avrà un carico maggiore che nel tempo porterà ad una maggiore usura del prodotto.

Perché troveremo vantaggi nel sistema di raffreddamento?

Perché il gap tra potenza assorbita e potenza fornita si trasforma in calore, meno è efficiente l’alimentatore più ampio sarà questo gap e più calore verrà prodotto, anche il calore con il tempo porta ad una maggiore usura dei componenti facendo lavorare l’intero computer ad una temperatura più alta.

Come faccio a calcolare di quanti Watt dovrà essere l’alimentatore?

Partendo dal presupposto che un computer ha un consumo variabile, che varia dall’utilizzo che se ne sta facendo, noi dobbiamo pensare di acquistare un alimentatore che supporti il nostro sistema mentre lavora a pieno carico.
La maniera più semplice per calcolare il consumo del proprio pc è usare una delle tante piattaforme online, ad esempio una delle migliori e più aggiornate la puoi trovare cliccando su questo link.
Ad ogni modo ogni componente presente nel computer ha riportato nelle specifiche tecniche il consumo massimo di Watt, ovviamente questi componenti non consumeranno sempre il 100%.
Il consumo di un PC in idle (sospeso o ibernato) sarà inferiore al consumo di un pc acceso o di un pc che sta lavorando su programmi di grafica o videogames.

Cosa vuol dire alimentatore modulare, semi modulare o non modulare?

Fino a qualche anno fa gli Alimentatori per PC fisso erano tutti non modulari, ovvero avevano tutti gli attacchi saldati direttamente all’interno del PSU, questo però ha portato a ritrovarsi all’interno del computer cavi non utilizzati abbandonati sul fondo del case rendendo difficile quello che oggi chiamiamo cable management (sistemazione dei cavi). Con il passare degli anni è diminuita la vendita di computer fissi, ma gli appassionati che ancora ne comprano e li creano sono più esigenti, per questo da parte dei vari produttori c’è stato il bisogno di creare degli alimentatori modulari o semi modulari che rispettassero le esigenze estetiche della clientela.

La differenza tra i due tipi di alimentatori è che nel semi modulare troveremo i cavi da 20+4 pin e il cavo 4+4 pin direttamente saldati. Mentre gli altri cavi, i vari S.ATA, Molex e PCI-E, potremmo scegliere se attaccarli o meno grazie ad un connettore femmina presente sull’alimentatore e un connettore maschio presente ad una delle estremità dei cavi.

Sull’alimentatore modulare o full modular troveremo invece la possibilità di attaccare e staccare qualsiasi cavo anche il 20+4 pin ed il 4+4 pin.

I vantaggi di questi PSU modulari o semi modulari sono quindi per di più estetici, grazie all’assenza di cavi inutilizzati riusciamo ad ottenere un cablaggio più ordinato all’interno del case.

C’è da dire che l’assenza di cavi inutilizzati influisce in minima parte anche sul flusso di aerazione all’interno del case, questo infatti incontrando meno ostacoli sarà più fluido.

Form factor degli alimentatori:

Anche per gli alimentatori dei pc desktop esiste un form factor, ovvero un fattore di forma che deve rispettare quello del cabinet.
Principalmente per i computer fissi useremo lo standard ATX a meno che tu non abbia la necessità di doverlo montare all’interno di un case mini-itx o micro-atx sff (small form factor), in questo caso dovremmo prendere in considerazione alimentatori con form factor TFX o SFX.
Ad ogni modo questa specifica tecnica sarà riportata nella descrizione del case.

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Ho acquistato un pc assemblato, facendomi consigliare dal tecnico, Lorenzo, il miglior compromesso tra qualità e prezzo non esagerato. Sono rimasto completamente soddisfatto. Consiglio vivamente a chi è di zona di affidarsi con fiducia a Roma Pc Point.
2023-05-29
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